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Docente di Storia della lingua italiana nell'Università di Roma La Sapienza, Luca Serianni esamina sotto diverse angolazioni il linguaggio dei medici (e in generale della medicina): dalla redazione delle cartelle cliniche (con relativi eufemismi) ai bugiardini delle confezioni di medicinali, dai saggi scientifici alla divulgazione presso la grande stampa. Un itinerario nelle parole spesso incomprensibili, astruse, che impediscono all'uomo comune di sapere con quale farmaco si sta curando, o addirittura di quale malattia esattamente sta soffrendo. Ne esce un'analisi impietosa, documentata, puntigliosa, che non assolve l'elite medica italiana, percepita spesso come una ristretta cerchia di stregoni che fa di tutto per rendersi inavvicinabile.